Ironia sui Social: Perché Funziona?

Sui social li vedete ovunque: meme, pov, reality vs. expectations, myth busters. Tutti tasselli di una strategia che fa leva su uno stile ben preciso: l’ironia, o l’autoironia a seconda dei casi.

Non sono solo i creator a farne uso. Anche i brand si stanno concedendo sempre più spesso la possibilità di cominciare a farsi prendere sul serio…rinunciando del tutto alla serietà.

Non parlo del singolo post divertente una tantum, ma di piani editoriali basati quasi esclusivamente sull’obiettivo di far ridere. O meglio, di diventare memorabili, facendo ridere.

Di fatto, è sotto gli occhi di tutti: ciò che diventa virale o che ottiene quantomeno molta visibilità sui social è spesso di natura umoristica. Ma perché l’ironia funziona così bene in comunicazione social?

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Indice

1. l'Ironia è Una Forma di Intrattenimento

Non mi stancherò mai di dirlo: sui social non si deve vendere. Sui social si deve intrattenere, ovvero emozionare, raccontare, informare, coinvolgere, ispirare, divertire. La vendita sarà la naturale conseguenza di un “intrattenimento” strategico, pensato per raccontare efficacemente i propri valori di brand, interessare e fidelizzare il proprio target.

L’ironia è proprio uno degli stili su cui è possibile basare il brand storytelling sui social. In pratica, un brand può intrattenere facendo ridere i destinatari della sua comunicazione.

L’ironia possono utilizzarla tutti? Nì. Dipende in gran parte dal posizionamento e dal tono di voce scelti, ma potenzialmente può essere sempre adottata (se ha funzionato egregiamente per le bare e i funerali, direi che l’ironia può essere applicabile con successo ovunque). Tutto sottostà, appunto, alla strategia generale che si sceglie a monte.

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Ora vediamo perché l’ironia, quando utilizzata strategicamente, funziona così bene.

2. Perché l'Ironia sui Social Funziona?

L’ironia sui social, se adoperata con criterio, è una delle armi più potenti del marketing, dal momento che:

aiuta a distinguersi dai competitor
crea empatia e avvicina gli utenti al brand
innesca condivisioni (e facilita visibilità e viralità)

Vediamo i vari punti uno ad uno.

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a. L'Ironia sui Social Aiuta a Distinguersi dai Competitor

Partiamo da un presupposto. La maggior parte dei brand o dei personal brand che atterrano su Instagram, Facebook, TikTok, LinkedIn, ecc. non ha ben chiara le logiche della comunicazione social. Motivo per cui, il loro primo pensiero sarà uno solo: quello di apparire professionali.

Chiariamoci, non c’è nulla di sbagliato in questo. Più che altro, la questione è la seguente: il voler darsi un tono si concilia raramente con il linguaggio tipico dei social. La serietà, l’istituzionalità e la stessa professionalità ostentata rischiano di generare distanza nel pubblico social, mentre una comunicazione più familiare, disinvolta, autentica e anche imperfetta è un veicolo più efficace per arrivare al proprio target (ne parlerò meglio al punto successivo).

Ad ogni modo, nel momento in cui gran parte dei brand decide di puntare su una comunicazione “professionale” (che in modo diretto ed esplicito evidenzia i punti di forza dei propri prodotti e servizi, le proprie competenze, il proprio livello di esperienza, e così via), l’ironia aiuta chi la sceglie a distinguersi, a fare la differenza, ad emergere. 

Tra l’altro, l’ironia sui social comporta un rischio: richiede a chi la adotta di mettersi in gioco e osare. E non tutti hanno la possibilità o la voglia di farlo. Motivo in più per prenderla in considerazione.

b. L'Ironia sui Social Crea Empatia e Avvicina gli Utenti al Brand

L’ironia sui social aiuta a creare un senso di complicità tra brand e utenti, abbattendo le barriere formali e permettendo ai brand di essere più vicini al linguaggio e alla sensibilità del pubblico.

Questi sono 3 meccanismi chiave che spiegano come l’ironia sui social aiuti a generare empatia:

  1. Riduzione della distanza: L’ironia permette ai brand di mostrarsi più accessibili, e di evitare quell’immagine spesso rigida e distaccata che si rischia di assumere quando si punta ad essere troppo seri, professionali ed istituzionali. Questo aiuta a creare un legame più autentico con gli utenti, facendoli sentire come se stessero interagendo con una persona reale piuttosto che con un’entità aziendale impersonale. L’ironia, in fin dei conti, umanizza.
  2. Senso di appartenenza: Fare ironia su riferimenti culturali condivisi, ad esempio con meme o real time marketing, crea un terreno comune tra brand e utenti, facendoli sentire parte di una community con interessi e valori simili (se ti interessa, qui spiego l’importanza di creare strategie social con l’obiettivo di costruire una community). Questo senso di appartenenza rafforza il legame del pubblico con il brand e aumenta la sua fidelizzazione. Per intenderci, è la classica scintilla che scatta quando un utente vede un contenuto e pensa “ma allora qualcuno mi capisce”, “ma questo sono io”, “ma allora non succede solo a me”.
  3. Comprensibilità: L’ironia può essere un potente strumento per comunicare messaggi complessi in modo semplice e divertente. Un brand che utilizza l’ironia dimostra in modo molto facile di comprendere le preoccupazioni, le frustrazioni e le aspirazioni del proprio pubblico, facendosi portavoce dei suoi problemi (anche quelli più complessi) e creando un legame di empatia reciproca.
 
PS. Questo è l’approccio che ho adottato io, per lavorare sul mio personal brand, e se ti va puoi scoprire di più scaricando il Case Study “Da social media manager a @socialmediamannaggia”

c. L'Ironia Innesca Condivisioni e Facilita Visibilità e Viralità

Perché l’ironia va più facilmente virale?

Innanzitutto, la risata è un’emozione contagiosa. Quando un utente trova un post ironico e divertente, è più probabile che lo condivida con i propri amici e follower, pensando ad esempio “tizio deve assolutamente vederlo!”

Questo perché condividere contenuti esilaranti permette agli utenti di connettersi con i propri amici e follower su un piano emotivo, creando un senso di complicità e appartenenza a un gruppo.

Per di più, contenuti come i meme o i pov fanno spesso riferimento a esperienze o interessi condivisi da un certo gruppo sociale. Condividendo questi contenuti, gli utenti possono esprimere più facilmente la propria personalità e i propri interessi, che poi è il fine principale di chi, anche semplicemente nel personale, è attivo sui social.

Infine, i contenuti ironici che riescono a cogliere aspetti inaspettati o a sovvertire le aspettative degli utenti (ad esempio, con il classico format expectations vs. reality) hanno maggiori probabilità di catturare l’attenzione e di essere condivisi proprio grazie alla loro natura sorprendente.

E allora…ti ho convinto a usare l’ironia sui social?

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