Cosa Fa Un Social Media Manager? 5 Punti Per Chiarirci Le Idee
Giusy Caso
Siamo sinceri: oggi chiunque può caricare un video divertente su TikTok o un meme ironico su Instagram e andare virale. A prima vista, sembra che postare qualcosa sui social sia un gioco da ragazzi anche per chi non è proprio avvezzo alla tecnologia: peccato che fare social media marketing sia qualcosa di molto più diverso e complesso dal fare una semplice pubblicazione. E soprattutto, che fare social media marketing non significhi semplicemente “fare di tutto per andare virali”.
Quando si parla di marketing digitale, la creatività o l’umorismo da soli non bastano. Il lavoro di un social media manager è ben più articolato di quanto non si pensi, e lo scopo principale è fare in modo che ogni contenuto rispetti la strategia aziendale e aiuti a raggiungere obiettivi di marketing concreti.
Ma quindi, a cosa serve e cosa fa davvero un social media manager? Qual è il suo ruolo e cos’è che fa che lo distingue da un semplice “pubblicatore di contenuti”?
Tabella dei Contenuti
1. Brand Identity: Creare Contenuti Che Parlano Davvero Del Brand
Parliamo di brand identity: non è sufficiente creare un video di intrattenimento, un meme che faccia ridere o una grafica che faccia discutere. Ogni contenuto pubblicato sui social deve rispecchiare la personalità del brand, i suoi valori, il suo tono di voce e l’immagine che vuole trasmettere al pubblico. E questo non accade per caso, ma grazie a una conoscenza approfondita del brand per cui si lavora.
Il social media manager, infatti, è la figura che studia in modo dettagliato la brand identity per creare contenuti che non solo siano creativi, ma che raccontino una storia coerente. Ogni messaggio, ogni immagine, ogni video devono essere progettati in modo che si allineino alla filosofia del brand, mantenendo un filo conduttore che aiuti il brand stesso a differenziarsi da tutti gli altri competitor e a rimanere fedele a se stesso.
Il pericolo di non rispettare la brand identity sui social? Essere percepiti come incoerenti, confusi e — nel peggiore dei casi — ridicoli.
Se un contenuto pubblicato non riflette i valori, il tono e la personalità del brand, il rischio è che il pubblico non lo riconosca o, peggio, lo interpreti in modo sbagliato. Questo può portare a:
❌ Perdita di credibilità – Un brand che comunica in modo incoerente appare poco affidabile.
❌ Danneggiamento della reputazione – Un video virale “sbagliato” può trasformarsi in una crisi d’immagine.
❌ Disaffezione del pubblico – Se il tuo target non si riconosce nei tuoi contenuti, smetterà di seguirti o interagire con te.
❌ Effetto copia-incolla – Se non hai una chiara identità, finirai per seguire ogni trend senza una strategia, diventando indistinguibile dai tuoi competitor.
In sintesi: i contenuti devono anche intrattenere, ma se non costruiscono una narrazione coerente con il brand, rischiano di diventare solo parte del rumore di fondo.
2. Target: Il Contenuto Giusto Per Le Persone Giuste
Un altro aspetto fondamentale è il target. Creare contenuti che siano coerenti con la brand identity è importante, ma è altrettanto fondamentale che tali contenuti arrivino alle persone giuste (anche perchè sui social voler parlare a tutti è deleterio, si rischia di non parlare a nessuno). Un social media manager è la figura che sa come costruire un contenuto in modo tale che parli solo agli utenti a cui quel contenuto deve parlare. Non saper fare un lavoro simile comporta il confezionare messaggi errati che potrebbero raggiungere utenti sbagliati, e quindi “sporcare” il traffico verso il profilo social, finendo anche per confondere gli algoritmi.
Il social media manager si chiede: “Chi è il target giusto per il nostro brand? Quali sono le loro abitudini? Come possiamo entrare in contatto con loro in modo autentico?” Studia questi aspetti attraverso analisi e insight, utilizzando dati demografici, comportamentali e psicografici per raggiungere il pubblico più adatto e, cosa più importante di tutte, attivare una connessione che vada oltre il semplice like.
3. Engagement Di Qualità: Perché I Cuoricini Non Sono Tutto
I social media manager devono anche assicurarsi che l’engagement, ovvero la somma di tutte le interazioni, sia di qualità. I like e i commenti sono importanti, ma se restano numeri senza valore non servono a nulla. Il vero obiettivo è creare un engagement che faccia crescere la community in modo autentico.
Un social media manager esperto sa come stimolare conversazioni significative, costruire relazioni e fidelizzare il pubblico. Non si tratta solo di raccogliere numeri, ma di coltivare una community che si senta coinvolta e che risponda al brand in modo proattivo.
4. Obiettivi Di Marketing: Dal Contenuto Al Risultato
Arriviamo agli obiettivi di marketing. I social non sono solo una vetrina dove esporre contenuti per divertire o per mostrare quanto è figo il proprio brand. Ogni post, ogni story, ogni video deve avere uno scopo preciso: aumentare la notorietà del brand, generare commenti, spingere le condivisioni, e se ci aggiungiamo l’advertising anche generare lead o convertire il traffico di utenti su altri asset (siti web, e-commerce, blog, ecc.).
Un social media manager non si limita a creare contenuti che possano piacere, ma sviluppa una strategia in grado di ottenere risultati misurabili.
E questo implica una comprensione profonda degli obiettivi aziendali e della strategia di marketing complessiva. Ad esempio, se l’obiettivo è aumentare la notorietà, i contenuti potrebbero focalizzarsi su storytelling coinvolgenti. Se l’obiettivo è incrementare le condivisioni, allora si dovrebbe optare per contenuti che portino il pubblico a identificarsi in ciò che vedono.
Ogni azione sui social deve essere allineata agli obiettivi di marketing definiti, e un social media manager è l’esperto che fa in modo che ogni mossa sia orientata al raggiungimento di un risultato preciso.
5. Ottimizzazione Per Gli Algoritmi: Come Far “Leggere” I Contenuti Dalle Piattaforme
A questo punto, possiamo aggiungere un altro aspetto cruciale: l’ottimizzazione per gli algoritmi. Bisogna pensare ed elaborare i contenuti in modo tale che possano ben relazionarsi con gli algoritmi delle piattaforme, che premiano determinati post nel momento in cui questi post rispettano determinate metriche (il watch time, i like per reach, le condivisioni per reach, e così via).
Il social media manager sa come ottimizzare i contenuti per massimizzarne l’efficacia, e sa che la viralità non è un obiettivo, ma solo la conseguenza di un contenuto che ha performato particolarmente bene dal punto di vista della visibilità. Nient’altro.
Conclusione: Il Ruolo Del Social Media Manager È Insostituibile
Per concludere, fare un post simpatico è solo una minima parte del lavoro. Se il social media manager si limitasse a questo, non sarebbe altro che un mero pubblicatore di contenuti. Creare una strategia efficace sui social significa, infatti, integrare un contenuto in un progetto più ampio che include una chiara visione del brand, un’analisi del target e il raggiungimento di obiettivi di marketing ben definiti.
Un social media manager non è chi fa post, ma è il professionista che integra creatività, analisi dei dati, ottimizzazione per gli algoritmi e strategie di marketing (insieme ad eventuali altre competenze trasversali) per costruire una presenza solida e performante sui social.
Insomma, non fidarti dei guru che ti dicono che “chiunque può fare contenuti sui social”: se vuoi davvero far crescere un brand, c’è bisogno di qualcuno che abbia la visione e le competenze per farlo. E quel qualcuno è il social media manager. Quindi, la prossima volta che pensi basti mettere il telefono in mano a chiunque per fare due post, rileggiti questo articolo.
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