Proporsi Come Social Media Manager: 5 Cose che Devi Sapere
Giusy Caso
NOTA BENE: se entrando su questo articolo dedicato alle modalità di proporsi come social media manager ti aspettavi di trovare un modello predefinito di portfolio da scaricare gratuitamente, ti risparmio il tempo di scrollare la pagina: non lo troverai. Quindi faresti meglio ad uscire dal mio blog e a googlare una ricerca più specifica.
Non che io ce l’abbia con chi propone modelli predefiniti gratuiti, per carità, ma per abitudine alla forma prediligo la sostanza.
Dovresti sapere, infatti, che il mio “profile” è costituito da un semplice power point, su cui ho scritto qualche riga di testo in Arial black e inserito qualche screenshot qua e là. STOP. Certo che se dovessero giudicarmi in base alla forma sarei a mendicare spicci per la strada.
Comunque, sarà che alla fine sono anche copywriter e quindi me la cavo bene con le parole, sarà che l’esperienza accumulata è tale da non lasciare spazio all’immaginazione, ciò che ho mostrato finora ai potenziali clienti ha sempre avuto un certo successo, perché li ha trasformati non solo in clienti, ma addirittura in clienti di lunga durata (poi magari, alla fine dell’articolo, ti svelerò perché la costruzione strategica della documentazione di presentazione ti sarà utile anche nel tenerti stretti nel lungo tempo i clienti che riuscirai ad acquisire).
Se sei arrivato fin qui e nella mente ti risuonano domande del tipo “come mi presento ai clienti in quanto social media manager”, stai finalmente per scoprire qualcosa in più. Cominciamo?
Indice
1. Perché Devo Avere un Portfolio da Social Media Manager?
Partiamo con una domanda che potrebbe porsi qualcuno con particolare svogliatezza e pigrizia all’inizio della propria carriera da social media manager: “Devo per forza avere un portfolio?”.
Ecco, tu pagheresti per comprarti dei pantaloni senza saperne né la taglia, né di che colore sono, né di che materiale sono fatti? Potresti, ma le probabilità che poi ti vadano bene sarebbero tipo del 5%, e non ti resterebbe che fare immediatamente un reso. Vuoi fare la stessa fine con i tuoi potenziali clienti?
Proporsi come social media manager tramite una presentazione del portfolio serve al cliente per valutare se il tuo stile, la tua esperienza e i risultati che hai ottenuto in precedenza possono essere messi al servizio delle sue esigenze, senza avere alcuna brutta sorpresa una volta partito l’ingaggio.
Anche se il potenziale cliente non te lo richiede, è sempre bene proporgli di visionare il portfolio e altri documenti di presentazione. E da qui passiamo direttamente al numero 2.
2. Il Portfolio, o i Portfolio?
Prima di metterti in crisi faccio un inciso: inutile dirti che investire tempo a costruire la tua immagine da social media manager professionista sul web è essenziale per ottimizzare le probabilità di prendere un cliente, altrimenti detto “stalker di social media manager”. Perché fidati, ti googleranno e ti cercheranno su Instagram, Facebook, LinkedIn, se serve anche su Twitch e TikTok, pur di saperne di più su chi sei e su quello che fai.
Sarebbe meglio, quindi, farsi trovare preparati per l’evenienza: non ti serve necessariamente avere un sito web, ma ti basta spendere un po’ del tuo tempo a “fare rete” con i professionisti di settore, intrattenendo conversazioni con loro o facendo divulgazione sui temi all’ordine del giorno, possibilmente in uno stile che ti contraddistingua. Ne resterà traccia, e questo non potrà che fare una buona impressione agli occhi del potenziale cliente, anche perché, dedicandoti a questa attività anche solo su LinkedIn e Facebook, avrai già realizzato due portfolio alternativi che saranno già in giro per la rete!
E quindi ritorniamo alla questione il portfolio/i portfolio: vedrai che quello che sto per dirti è davvero efficace nell’alzare il tasso di conversione tra potenziali clienti e clienti acquisiti. Ogni volta che ti proponi ad un nuovo cliente, devi sempre fare in modo di presentargli un portfolio specifico e coerente con le sue richieste e con la sua nicchia. Proporsi come social media manager non significa proporre a tutti indistintamente la stessa massa di dati, anche perché se hai troppo da dire e da mostrare rischi di annoiarlo, con un effetto controproducente.
È meglio fare di volta in volta una selezione delle tue esperienze, dei task svolti e degli obiettivi raggiunti in base alla nicchia del cliente a cui ti stai proponendo: perché presentare a un cliente in ambito food il case study completo del tuo incarico per un’azienda di calzini ecosostenibili? E ora già lo so che ti aspetto al prossimo punto.
3. Come Costruisco un Portfolio da Social Media Manager senza Esperienza Specifica?
Ecco la domanda del secolo: “Come fare a proporsi come social media manager se non si ha esperienza in quella determinata nicchia?”.
Bene, prendiamo sempre l’esempio del food, magari un ristorante a cui ti vuoi proporre o che ti richiede un preventivo corredato da portfolio, e poniamo che finora come cliente tu abbia avuto solo aziende di calzini ecosostenibili. Cosa puoi mostrare al cliente-ristorante di rilevante del tuo lavoro per le aziende di calzini che ti conferisca il giusto valore per poter lavorare anche per il suo ristorante?
Pensa a tutti gli elementi strategici che potrebbero accomunare i due settori:
- l’aumento di click in campagne ads grazie all’utilizzo strategico di user generated content;
- i risultati del funnel per l’acquisizione di lead durante una promozione al Black Friday grazie all’utilizzo di copy persuasivo:
- l’engagement che hai ottenuto grazie al tuo metodo per la creazione di CTA;
- la copertura in rialzo grazie alla realizzazione di ganci studiati per catturare subito l’attenzione.
Come ho già detto, è la sostanza che conta.
Quindi, se non hai esperienza in una determinata nicchia in cui vuoi proporti, nel portfolio mostra semplicemente delle strategie che hai testato e che ritieni universalmente valide, a patto di adattarne il tone of voice al brand specifico e il contenuto alla nicchia specifica. Puoi fare anche piccoli esempi di come adatteresti quella strategia alla nicchia del tuo potenziale cliente, senza esagerare però: sei pur sempre in fase di presentazione e preventivazione e non devi svelare tutti i tuoi assi nella manica se non c’è un contratto scritto e controfirmato!
“E se non ho proprio esperienza?”. In tal caso, mi dispiace dirtelo, ma devi accumularne un po’: la scelta migliore è fare uno stage di qualche mese in un’agenzia di social media marketing, ma non è detto che tu non possa iniziare a lavorare anche semplicemente su qualche tuo progetto personale, sperimentando tutto ciò che potresti imparare da corsi di formazione, blog e canali youtube di settore. Impara l’arte e mettila nel portfolio
4. Cosa Inserisco di Preciso nel mio Portfolio da Social Media Manager?
Polvere di stelle, rullo di tamburi…No, aspetta. Non ho nessuna formula magica che ti permetterà di creare il portfolio per social media manager perfetto in pochi minuti. I consigli che ti darò di seguito possono andar bene solo se declinati in base al professionista che realizza il portfolio e al cliente che deve visionarlo. Prendi ciò che ti scrivo di seguito come delle semplici linee guida, il resto affidalo alla tua “sostanza”!
- Sembra scontato, ma ricordati di inserire il tuo nome, cognome, il tuo ruolo (potresti essere anche un digital strategist con competenze più ampie, è importante farlo sapere al cliente ma solo se rispecchia davvero la realtà dei fatti) e i tuoi contatti, eventualmente anche quelli social e il tuo sito web. Se ti va aggiungi anche una tua foto. Tutto questo può comporre la prima slide del tuo portfolio;
- Riserva la seconda slide a una mini-descrizione di chi sei, in cosa sei specializzato, da quanto lavori nel tuo ambito (se è rilevante) e a chi ti rivolgi (aziende familiari, PMI, multinazionali, ecc.) con i tuoi servizi;
- Nella terza slide fai una panoramica dei tuoi servizi, ma prova a ridurre al massimo i tecnicismi (molti sono convinti che aiutino a darsi un tono, ma con i clienti spesso e volentieri ottengono solo l’effetto di spaventarli e fargli sentire che non avranno il controllo). Aiutati con descrizioni che facilitino la comprensione di ciò che proponi;
- Se ritieni di farlo, aggiungi alla terza slide o dedica una ulteriore slide a mettere in evidenza le tue soft skill: l’empatia, la pazienza, la dedizione sono spesso fattori determinanti nel costruire un rapporto di fiducia con il cliente. Non tralasciarli se ne sei dotato;
- Se hai avuto molti clienti, anche di un certo rilievo, puoi inserire una slide con i loro loghi. Ma credo proprio che se stai leggendo questo articolo è perché sei ad uno step leggermente inferiore della tua carriera. Quindi vai al prossimo punto;
- Parti con l’inserimento dell’incarico che più si avvicina, in quanto a tipo di nicchia e di strategia, alle necessità del tuo potenziale cliente (NOTA BENE: assicurati che tutto ciò che inserisci nel portfolio non violi qualche clausola contrattuale di privacy dei dati, perché alcuni clienti potrebbero averti richiesto in passato che le informazioni riguardanti strategie pubblicitarie utilizzate per la loro azienda non dovessero essere divulgate). Esponi come in un mini case study le sfide che ti si sono presentate, le strategie che hai proposto e i risultati ottenuti. Non limitarti a screenshot dei post più performanti con tanto di insights, ma spiega perché quel risultato è stato rilevante per l’azienda. Non inserire necessariamente l’incarico in tutta la sua complessità, ma seleziona gli elementi che potrebbero essere importanti per il potenziale cliente;
- Ripeti per tutti gli incarichi rilevanti, in ordine di importanza;
- Non andare oltre le 20 slide, altrimenti rischi di annoiare. Concludi con un claim che ti identifica e con un invito a un secondo contatto.
Oltre a questi elementi, che sono quelli fondamentali per realizzare un portfolio per social media manager strutturato ed esaustivo, mi è capitato di evidenziare qualche altro aspetto derivante dalla mia personale esperienza professionale che mi ha aiutato a convertire soprattutto i cosiddetti “indecisi”, cioè i potenziali clienti che esaminano più professionisti alla volta e valutano il miglior rapporto qualità/prezzo. Ognuno di noi nella propria esperienza personale ha delle cose da mettere in risalto, ma potrebbero essere così scontate che a volte neanche ci pensiamo!
5. Non Soffermarti Solo su Portfolio e Preventivo
Che sia tu a proporti ai clienti, o che siano i clienti a richiederti un preventivo, ci sono due cose in particolare che ti aiuteranno a far alzare l’asticella e che ti permetteranno di distinguerti nel marasma di “cuggini” e altri improvvisati.
Prima cosa: prima di presentare il preventivo, assicurati di avere tutte le informazioni che ti servono affinché esso possa essere un fedele ritratto delle esigenze del cliente (così potrai preventivargli esattamente quello che serve per soddisfare le sue necessità: è un bene per lui ed è un bene per te, che avrai messo in chiaro fin dall’inizio le attività incluse nel preventivo). Non temere quindi di chiedere al cliente cose del tipo:
- quali sono le sue aspettative e i suoi obiettivi grazie ad una gestione social;
- se immagina una gestione organica accompagnata da campagne sponsorizzate e se sa già quanto budget extra ha a disposizione;
- se necessita di creazione dei contenuti o se dovrai solo supervisionare strategicamente la loro realizzazione;
- se ha bisogno di un editing per i reel e i tiktok;
- se pensa che sia il caso che tu ti occupi anche di community management e customer care, o magari ha una risorsa interna per questo.
Non lasciare alcun dubbio irrisolto: meglio chiarire fin dall’inizio le aspettative e soprattutto valutare se ti ritieni in grado di soddisfarle tutte. Tra l’altro, agendo in questo modo, farai sì che fin dal primo contatto il potenziale cliente percepisca immediatamente la tua professionalità: parlo per esperienza!
Seconda cosa: fai in modo che il preventivo contenga una presentazione dettagliata delle attività da svolgere. Non si tratta di stilare una strategia completa, che invece fa parte del lavoro vero e proprio (e che quindi dovrai presentare solo una volta ottenuto l’incarico), ma di fare un piano delle attività che tu ritieni utili e indispensabili al fine del raggiungimento di determinati risultati. Questo ti aiuta anche a metterti al riparo da eventuali critiche future: nel caso in cui il cliente accetti solo determinate voci del preventivo, potrai far valere giustamente la tua tesi secondo cui solo la sinergia tra tutte le attività può portare al raggiungimento degli obiettivi sperati.
Ti ricordi quando all’inizio ti ho scritto che la costruzione strategica di un buon portfolio e di una buona presentazione ti saranno utili anche nel tenerti stretti nel lungo tempo i clienti che riuscirai ad acquisire? Ecco, se saprai proporre un coerente e dettagliato pacchetto di servizi, il cliente saprà sempre ed esattamente cosa deve aspettarsi da te, senza fraintendimenti e malintesi su cosa va fatto e cosa no che potrebbero portare ad incrinare i rapporti tra voi.
Cosa puoi fare ora?
Puoi provare a mettere in pratica questi consigli per creare un portfolio e una presentazione da social media manager
oppure
Puoi semplificarti la vita e farti aiutare nella realizzazione del tuo portfolio, del tuo tariffario, dei tuoi preventivi e nella costruzione della tua immagine da social media manager professionista con una consulenza per social media manager
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