Come Rispondere a chi Minimizza il tuo Lavoro
Giusy Caso
Se c’è una cosa che ho imparato nel tempo e con l’esperienza, è che discutere con chi minimizza il tuo lavoro è un’arte.
Lo conosco bene il nervoso che sale quando capita di sentirsi dire frasi come: ”Sì, ma ormai con ChatGPT si può fare tutto”; “I contenuti? Me li posso fare da solo“; “Gestire i social? Che ci vuole?“.
In questi casi ti verrebbe voglia di ribattere con tutta la passione che hai per il tuo lavoro, alzando i toni se non addirittura imprecando, perché vorresti far capire a quella persona che no, ha torto marcio.
Ma c’è un piccolo problema: chi pensa di poter fare tutto da solo non ha voglia di ascoltare chi gli dice il contrario. Ecco perché il segreto per rispondere bene e farti ascoltare dalle persone non è contraddirle, ma ascoltarle e assecondarle… e poi ribaltare la situazione.
Prendiamo l’esempio più gettonato: “Ormai con ChatGPT si può fare tutto da soli“.
Qui puoi scegliere due strade:
1. Tentare di spiegare che non è vero (spoiler: non ti ascolterà.)
2. Dargli ragione… e poi dimostrare il contrario.
Meglio scegliere la seconda.
“Sì, è vero, oggi tutti hanno accesso a strumenti come ChatGPT. Ma se tutti possono usarlo e non tutti ottengono risultati, allora significa che c’è qualcosa che fa davvero la differenza, ti trovi?“
A questo punto, la persona in questione potrebbe iniziare a riflettere e concederti il beneficio del dubbio. Magari si chiederà: E cosa sarebbe questa differenza?
Ed è qui che puoi giocare il jolly. Porta il discorso nel suo ambito lavorativo, usando un esempio che gli suona familiare:
Se è un artista: “Tutti possono impugnare un pennello, ma non tutti sono Picasso. E tu lo sai meglio di me, no?“
Se è un pizzaiolo: “Chiunque può comprare un forno di ultima generazione, ma non tutti sanno fare un impasto perfetto. Sei d’accordo?“
A meno che non voglia contraddirsi o gettare cattiva luce sulla sua immagine di esperto/competente (e lasciar intendere che nel suo lavoro non è migliore di qualsiasi altro improvvisato), lo vedrai annuire.
Ed è proprio in quel momento che puoi fargli notare che la stessa logica vale per ChatGPT, Canva, CapCut e compagnia bella. Il valore non sta nello strumento, ma in chi lo usa. E questo, anche il più convinto fautore del fai-da-te digitale, non potrà che ammetterlo con quelle premesse che gli hai fatto.
Il discorso è lo stesso per la questione “Gestire i social? Che ci vuole? I contenuti li sanno fare tutti.”
Bene. Concordiamo. I social sono accessibili a tutti, i contenuti possono essere creati in pochi secondi. Ma allora perché alcune aziende hanno successo e altre no? Perché alcuni brand riescono ad avere credibilità, mentre altri parlano nel vuoto?
Il punto non è fare i contenuti, ma fare quelli giusti. “Anche nel tuo lavoro ci saranno una marea di improvvisati, ma tu sai bene quanta preparazione ci vuole per ottenere il meglio dagli strumenti che si hanno a disposizione, o mi sbaglio?“.
Ed ecco che, a questo punto, chi minimizzava il tuo lavoro inizierà a vedere il quadro più grande.
Quando parli con qualcuno che ti dice che “ormai si può fare tutto da soli“, ricorda: il miglior modo per farti ascoltare è ascoltare quello che ti sta dicendo, confermare inizialmente la sua opinione, e poi dimostrare, con esempi concreti riconducibili all’ambito del tuo interlocutore, che non è proprio tutto così semplice.
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